Il campo delle celle solari organiche comprende tutti quei dispositivi la cui parte fotoattiva è basata sui composti organici del carbonio. La struttura base di una cella organica è semplice: essa è detta "a sandwich" ed è composta da un substrato, generalmente vetro ma anche plastica flessibile, e da una o più sottilissime pellicole, che contengono i materiali fotoattivi, frapposte tra due elettrodi conduttivi (vedere Figura 1).
Le celle organiche più efficienti, ispirandosi al processo di fotosintesi clorofilliana, utilizzano una miscela di materiali in cui un pigmento assorbe la radiazione solare e gli altri componenti estraggono la carica per produrre elettricità. La gamma di pigmenti che possono essere impiegati include quelli a base vegetale, come le antocianine derivate dai frutti di bosco, i polimeri e le molecole sintetizzate in modo da massimizzare l'assorbimento dello spettro solare.
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I Materiali utilizzati per la realizzazione di celle DSSC sono spesso ottenuti da sintesi chimiche. All'interno del Polo Solare Organico però c'è un nuovo modo di pensare la chimica impostata su una prevenzione dell'inquinamento che comporta la messa a punto di sintesi che utilizzino e producano sostanze che siano di minor rischio per la salute umana e a basso impatto ambientale. Questo requisiti definiscono quella che viene chiamata Green Chemistry detta anche "Chimica pulita". In questo articolo la Prof.ssa Valeria Conte e la Dott.ssa Valentina Mirruzzo dell'Università di Roma Tor Vergata presentano una breve introduzione alla Green Chemistry utilizzata all'interno del Polo Solare Organico.
Leggi tutto: GREEN CHEMISTRY: UN FUTURO SOSTENIBILELa misura dei parametri climatici e dell'irraggiamento al suolo è di fondamentale importanza per la determinazione delle prestazioni e dei rendimenti di dispositivi che utilizzano la radiazione solare per la conversione in energia elettrica (pannelli fotovoltaici) e il riscaldamento di fluidi (collettori solari). In particolare, il monitoraggio del clima permette di valutare l'influenza delle grandezze meteorologiche sul funzionamento di detti dispositivi e i dati di radiazione solare nelle varie componenti forniscono preziose indicazioni sulla predisposizione del sito allo sfruttamento dell'energia solare. E' noto inoltre che, in particolare nel campo del fotovoltaico, la previsione del potenziale di sviluppo di componenti innovativi oggetto di ricerca applicata si fonda su affidabili misure di rendimento sia di singoli campioni di laboratorio che di sistemi assemblati aventi caratteristiche prospetticamente industrializzabili.
Per venire incontro a tali esigenze è stata messa a disposizione del Polo la stazione meteo-solare di Tor Vergata facente parte dei laboratori di Fisica Tecnica Ambientale, diretti dal Prof. Angelo Spena. Alla stazione, gestita dalla Prof. Cristina Cornaro, è stata affiancata ad ottobre 2007 una struttura per il monitoraggio e collaudo di moduli fotovoltaici tradizionali e di nuova generazione come quelli ibridi ed organici oggetto di ricerca del Polo..... è quindi nato il nuovo laboratorio outdoor "ESTER" (Energia Solare TEst e Ricerca) .
Leggi tutto: MISURE E MONITORAGGIO MODULI PVLAREA - LAboratorio di Rilievo E Architettura è operativo dalla seconda metà degli anni Novanta in sinergia con le varie attività condotte in seno all'insegnamento di Rilievo dell'Architettura e dispone di un apposito spazio dedicato all'interno del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università degli studi di Roma Tor Vergata. La sua finalità costitutiva è la conoscenza profonda della realtà architettonica attraverso il mezzo principe del rilevamento, della scala del singolo oggetto sino a quella urbana e territoriale, mediante l’integrazione tra il rilievo metrico, l'analisi documentale storico - archivistica, la costruzione di modelli di rappresentazione e di interpretazione.