Nell’ambito del Progetto Europeo Graphene Flagship è stato realizzato il primo modulo fotovoltaico DSSC (Dye-Sensitized Solar Cell), basato su una griglia di contatti stampati in Graphene, grazie ai quali è stato possibile risolvere il problema della corrosione che affligge le tipiche griglie in argento dei moduli DSSC, aumentando così la stabilità strutturale di questi dispositivi..
Un importante risultato merito della collaborazione tra il C.H.O.S.E. e il "Graphene Cambridge Center" dell'Università di Cambridge (UCAM), fondato e diretto dal prof. Andrea C. Ferrari, il quale ricopre anche il ruolo di "Science and Technology Officer" oltre che di "Chair of the Management Panel of the Graphene Flagship" (una delle più grandi iniziative di ricerca finanziate dalla Commissione Europea)
La pasta di Graphene è stata formulata e prodotta con la tecnica della microfluidizzazione presso il “Graphene Cambridge Centre” dell’Università di Cambridge. La realizzazione in Graphene delle griglie del modulo fotovoltaico DSSC, ha inoltre permesso di incrementare l’efficienza calcolata su aperture area, fino al 12%. Tale risultato, unito alla maggiore stabilità dei dispostivi rispetto a quelli standard (con l’argento), spinge ulteriormente la tecnologia DSSC nel settore BIPV (Build Integrated Photo-Voltaic) e nelle applicazioni indoor.
I risultati ottenuti sono stati pubblicati in ACS Publications, disponibili al seguente link:
https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acsaem.0c01960
Congratulazioni a Paolo Mariani, Antonio Agresti, Luigi Vesce, Sara Pescetelli, Alessandro Lorenzo Palma, Flavia Tomarchio, Panagiotis Karagiannidis, Andrea C. Ferrari e Aldo Di Carlo
SEM images of (a) Ag layer, (b) graphene coating, (c) cross section of Ag layer, (d) cross section of graphene coating, (e) schematic cross view of Ag-based device, (f) schematic cross view of graphene-based device
Stability test at 85 °C comparing 5 DSSC modules with Ag-vertical interconnects and 5 with graphene ones